Gesù prese i pani di un ragazzo,
indicato da Andrea: c’è qui.
Il vangelo omette come sia avvenuto lo scambio:
glieli ha chiesti Gesù? glieli ha chiesti Andrea?
glieli hanno comperati? li ha offerti il ragazzo?
Fin dalla adolescenza, mi ha sempre intrigato
questo fatto: non c’è un dato.
Eppure, tra le sue mani, Gesù ha i pani da spezzare.
Il ragazzo, senza nome e senza età, è il catalizzatore
di una “pandemia” di condivisione,
di una “pandemia” di contagio,
di una “pandemia” di civiltà.
Tutti seduti (contagio),
tutti in quel luogo dove c’era molta erba (civiltà),
tutti ne mangiarono a sazietà e ne avanzarono
(condivisione).
Allora Gesù, alzàti gli occhi: perché, Signore, non riesco
ad alzare gli occhi per accorgermi che, intorno a me,
c’è un mondo di ragazzi immuni da virus di potere,
ma pandemici di umanità che sanno ancora essere dove Tu sei?
Forse, come Te, devo alzare gli occhi!
venerdì II di pasqua