Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta (Pvr 21,13).
Il ricco,
che prega (nelle liturgie pubbliche e fastose)
e che conosce Abramo (lo chiama padre),
non conosce e non riconosce la vita di un altro uomo,
il ricco è umanamente ateo,
ogni volta che non avete fatto queste cose
a uno di questi miei fratelli più piccoli,
non l’avete fatto a me(Mt 25,45).
Il povero Lazzaro per lui non esiste.
È l’egoismo della ricchezza
che svuota la bellezza del creato.
Non lasciando briciole…
E diviene un grande abisso.
Una briciola spalanca un abisso.
Grande.
Incolmabile.
Quanto tempo abbiamo sulla terra,
nella vita che corre e scorre
per recuperare briciole e colmare,
invece di provocarli,
abissi di menefreghismo,
di autonomie politiche
e politiche autarchiche,
di furti finanziari
a discapito del povero affamato?
XXVI domenica del tempo ordinario – anno c
25.09.2022
Acclamazione al vangelo
Alleluia, alleluia
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)
Alleluia
Vangelo
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
Dal vangelo secondo Luca Lc 16,19-31
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Parola del Signore.