Giornata negativa quella di Gesù: umanamente umana.
Già dal mattino le cose non vanno per il verso giusto, come dire è sceso dal letto con il piede sbagliato.
Ha fame e non trova niente, neanche la natura è dalla sua parte, il fico è senza frutti, solo fogliame che nasconde il niente, e lo maledice.
Entra a Gerusalemme nel tempio e trova apparenza come le foglie del fico, nulla dice di presenza di spirito: perverse contrattazioni di borsa, soldi e giudizio.
L’apparato religioso risulta un’organizzazione di potere, di mercato, di gruppi teologici distaccati dal popolo, perdita del senso del reale, seduto a giudicare e a vendere denaro e sentenze.
Gesù, come ogni uomo, ha fame di cibo e di Dio ed è costretto a digiunare: la natura è sterile, il tempio è sterile.
Si arrabbia maledice e spacca giù tutto.
Giornata pessima e quanto vera!
L’ineffabile Dio viene rinchiuso in un circolo, in un covo e rubato da alcuni che ti dicono che tu sei eretico, sei disobbediente, sei maligno, sei figlio del demonio, sei da far fuori.
Gesù volto umano di Dio non ci sta e ai ladri, che hanno rubato e rapinato e sequestrato il misericordioso Dio sostituendolo con un fantoccio dio-norma, distrugge il tutto.
Il loro covo è distrutto. Ma non l’uomo che lo vuole e può sempre riattivare.
Il tuo cuore diverrà per sempre lo spazio aperto in cui far abitare il misericordioso Dio? Abiteremo insieme il perdono.
Giornata di luce.
venerdì VIII del tempo ordinario
02.06.2023
Dal Vangelo secondo Marco 11,11-25
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono.
Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
“La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioni”?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, per- donate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
Parola del Signore.