Chiodi per Dio. Dio inchiodato perché non disturbi la menzogna dell’uomo.
Pinocchiesco grillo parlante.
Tommaso, gemello di Gesù, nell’affannata ricerca dello scomparso “morto”, nell’amore ferito e sanguinante per la perdita del Maestro, nella fuga per lo strazio di una lacerazione dell’amore morto, cerca i segni tangibili della volontà eterna di Dio: la sua carne violentata.
I brandelli d’amore permangono nel tempo oltre lo spazio del sepolcro.
“La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino. All’uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce. In Cristo, Dio stesso ha voluto condividere con noi questa strada e offrirci il suo sguardo per vedere in essa la luce. Cristo è colui che, avendo sopportato il dolore, « dà origine alla fede e la porta a compimento » (Eb 12,2) … Il tempo è sempre superiore allo spazio. Lo spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso il futuro e spinge a camminare con speranza.” (Lumen fidei 57)
E Tommaso lo comprende nella sua continuità di fede che cerca la fede.
Gesù, il Risorto, mi dirà metti qui il tuo dito, metti la tua mano nel mio fianco e conosci il vero Dio.
Le ulcere saranno la certezza della mia incredulità.
s. tommaso apostolo
lunedì XIII del tempo ordinario
03.07.2023
Dal Vangelo secondo Giovanni 20,24-29
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Parola del Signore.