hai nascosto queste cose

Dopo i facili ed emotivi successi di folle e dopo gli altrettanto abbandoni delle folle, dopo i dubbi esistenziali e di fede da parte di Giovanni Battista, dopo le paure e le incomprensioni da parte della famiglia (lo vennero a prendere a Cafàrnao per cercare di riportarlo a Nazareth), dopo l’allontanamento dei molti discepoli per questa parola è dura! chi può ascoltarla? (Gv 6,60), dopo le incertezze e la poca fede da parte degli amici apostoli, finalmente Gesù loda il Padre.

Nell’umiliazione che fin dall’eterno l’Eterno ha scelto di vivere umiliò se stesso (Fil 2,8), ora concretizzata della carne di Gesù, accade la sorpresa di ascoltare la preghiera di lode ed esaltazione: Gesù rende lode al Padre perché il suo servire l’uomo non è capito, non è compreso, non è intelligibile, non è evidente, non è semplice, non è accolto dai dotti e dagli intelligenti.

Come a dire che gli intelligenti – coloro che fanno del dono grande della sapienza un’autocelebrazione di sè stessi, traducendo il dio in cui dicono di credere nell’idolo per eccellenza: dio del potere che solo il potere può trattenere; gestione di dio- non hanno l’intelligenza per vedere la mitezza e l’umiltà di Dio.

Dio nascosto (Is 45,15), “Dio cristiano è un Deus absconditus, un “Dio nascosto” (B. Pascal), nella ossimorica leggerezza di un giogo dal peso leggero. Dio nascosto alla speculazione per manifestarsi nella cura della misericordia. I puri di cuore vedranno Dio (Mt 5,8), quello rivelato da Gesù, quello che si fa vedere nello straniero, nell’affamato, nell’assetato, nel carcerato, nel malato, nel nudo (cfr Mt 25) i misericordiosi troveranno misericordia (Mt 5,7).

Gesù mite e umile di cuore rivela il Dio nascosto e realizza il regno proclamato: gli oppressi sono liberati dal giogo della schiavitù. Dalla proclamazione dell’anno di grazia del Signore (Lc 4,18), attraversando le oppressioni inferte a Lui, gli oppressi sono liberati.

“E quanti anni possono gli uomini esistere prima di essere lasciati liberi? E quante volte può un uomo volgere lo sguardo e fingere di non vedere?” (B. Dylan)

L’umiliazione di Gesù è la fonte viva della speranza per i poveri, i piccoli, per coloro che vivendo continuamente l’umiliazione dell’ingiustizia e della menzogna da parte dell’intellighenzie politiche, amministrative, giudiziali, economiche sono difronte solo alla consolazione della carità di Dio.

La misericordia si epifanizza nel grembo che sa generare mitezza e umiltà.

Cose nascoste, misericordia svelata.

“La misericordia di Dio è terapeutica, nel senso più profondo della parola: esprime un amore che libera, un amore fedele, un amore che accoglie come l’utero di una madre, un amore che perdona, un amore che salva, che cura e che guarisce.” (L. Sandrin): l’intelligenza diverrà dotta quando toccherà l’umiliazione di Dio.

Umanità redenta. Cose nascoste, misericordia svelata.



XIV domenica del tempo ordinario
09.07.2023

Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30
 
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.