il cuore di questo popolo è diventato insensibile

Tensione che permane tra l’insensibilità ai bisogni dell’altro da me e l’ascolto di un grido che mi interpella Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato (Sal 22,2).
Ascoltare Dio che grida il suo abbandono quando ha fame, ha sete, è nudo, è straniero, è malato, è carcerato è rispondere alla parabola divenendo discepolo di una carità esplosiva.
Il popolo diventato insensibile al grido è come aver chiuso in una teca ermetica il futuro dell’uomo che nell’oggi chiede di essere visto per ciò che è.
Udire sensibili passioni per vedere beatitudini.



giovedì
XVI tempo ordinario
27.07.2023

Dal Vangelo secondo Matteo 13,10-17
 
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!»

Parola del Signore.