colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo

Seminatore di bene e di bontà farò passare davanti a te tutta la mia bontà (Es 33,19), il Figlio del Padre non ha altro in sé che la bellezza, bontà buona.
Discepoli di tale agricoltore non si ha altro, nei granai, che il seme buono: questa è la speranza piena anche per questa umanità contemporanea. Nonostante tutti gli scandali, cioè nonostante tutte le diverse ed innumerevoli cadute.
La zizzania che avviluppandosi “con-divide” il campo con la bontà è sì un dato di difficoltà, ma nella fede alla somiglianza di Dio permane la cura paziente alla convivenza, nell’attesa della conversione nel fuoco del perdono.
La fine del mondo accade oggi mentre lascio mietere dall’angelo la mia zizzania e sarò bellezza.




s. alfonso maria de’ liguori
martedì XVII del tempo ordinario
01.08.2023

Dal Vangelo secondo Matteo 13,36-43
 
In quel tempo Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.