si avvicinò … se ne andò triste

Avvicinarsi, approssimarsi al vangelo, eseguendo pedissequamente comandamenti, frutto di particolari virtù e volontà. Tutte queste cose le ho osservate. Non basta, non serve a chi cerca cerca in te il vangelo. Che altro mi manca? Manca il divenire sentinella osservando gli altri che ti vengono incontro, oltre te stesso. Manca lo sguardo del cuore pensante (E. Hillesum) che vede l’altro affamato di te. Inizia un esodo dentro te stesso che cerca il vangelo della vita, fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla (Eb 4,12). L’esodo in te stesso e da te stesso che porta a sentire la vita che scorre nel bisogni dell’altro. Perfezione nella povertà, perdendo sarai. Il giovane (cioè chi avrebbe avanti a sé ancora il tempo del vivere l’adultità) se ne andò triste: il cuore gli parlava di amore, la ricchezza delle cose si impadronì di lui. Ascoltare la Parola di libertà lo condannò ad un esodo di fuga verso il carcere della ricchezza. Virtù e volontà di perfezione vanno in cortocircuito con la malattia d’amare. Sporco vangelo, bellezza di vita.


s. pio x
lunedì XX del tempo ordinario
21.08.2023

Dal Vangelo secondo Matteo 19,16-22
 
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». 
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». 
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Parola del Signore.