Bambini capricciosi e non capaci ancora di scelte, condizionati da emotività: vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. La similitudine che Gesù indica stavolta è ben diversa dal se non diventerete come bambini (Mt 18,3) nella quale annuncia la profezia e delinea i tratti psicologici dei discepoli, che lo diverranno allorché sapranno fidarsi del Padre provvidente, sapranno amare incondizionatamente, non per passeggera emozione, ma per esistenziale passione. Come lui ama il Padre suo. Generazione polemica che non mangia e non beve per rigore, che si strafoga a casa di malfattori per eccessi e nulla va. Ma alla Sapienza è dato l’Amore che suona, canta, danza, balla, ride, piange, cura, abbraccia, sta accanto, corre, sta in braccio, bacia, accarezza… per tutto questo i bambini sono gli adulti amati dal Padre.
ss. andrea kim tae-gôn
paolo chông ha-sang e compagni
martiri
mercoledì XXIV tempo ordinario
20.09.2023
Dal Vangelo secondo Luca 7,31-35
In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
Parola del Signore.