Le opere dei governanti dicono di guerra. È sotto gli occhi di tutti quanto sta accadendo nel mondo (ed è sempre accaduto): parlano di pace ma hanno nel cuore la guerra. E la fanno fare dai popoli, uccidono i popoli. Ammazzano i virgulti della società, della vita. Applauditi nelle conferenze internazionali, intervistati per scoop giornalistici, applauditi ed osannati nelle piazze. Cercano e plasmano e plagiano consenso ed è guerra. Neppure con un dito toccano il sangue che fanno scorrere. Si fanno chiamare guide, maestri del popolo, padri della patria. E uccidono l’uomo ed il suo pensiero. Ma voi no, ci dice ancora l’unico vero Maestro e Signore e Guida Gesù. La novità eterna della buona notizia forse sembra stia proprio nella disobbedienza ai capi. La novità sembra stia perennemente nell’ascoltare la parola vera di pace e di piccolezza. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato. Il Dio del servizio, il Dioservo, il Dioultimo continua a gettare ostinatamente le basi per una società basata non su “parole di verità” -giustizia, pace, tolleranza, obbedienza, sicurezza, difesa, eguaglianza-, ma su parole vere, parole vissute incarnate sanguinanti di amore. Come lui che si è fatto carne per la nostra salvezza, che si è fatto carne e sangue per far scorrere nelle vene dei discepoli l’essenza dell’essere giusti; pacifici e pacificatori; accoglienti, obbedienti (colui colei che ascolta) all’altro-da-me; sicuri di camminare nei sentieri della sua presenza –come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò … non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai (Gs 1,5.9)-; difesi solo dall’essere costitutivamente agnelli in mezzo a lupi; fratelli diversi, ma consanguinei dell’umanità. Per molti tutto ciò è una favola. Infatti la parola vera del vangelo rimane la novità da “sperimentare” nella vita di ognuno. Credi tu questo? (Gv 11,26) e la proposta fondativa e fondante, l’opzione fondamentale (K. Rahner) per cui giocarsi la resurrezione: sperimentare, oltre le barricate dell’odio tra i popoli, la testimonianza della fede vissuta, non per filatteri allargati e per frange allungate, ma perché da ultimi si toccano gli ultimi, da servi si serve i servi poveri, da umiliati si glorificano gli altri. Le loro opere, quelle dei capi che si siedono sugli scranni di ogni umana istituzione, servono il potere che si auto alimenta come drammaticamente il diavolo nelle tentazioni a Gesù propone ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio (Lc 4,5). Le loro operepreparano la morte, l’opera di Dio è vita, questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato (Gv 6,29), vita credente nell’uomo, vita credente in Dio che è Signore della vita e non della morte. Sulla cattedra di Mosè chi si siede per predicare morte? La cattedra del discepolo è la strada, in cammino senza sosta per incrociare gli sguardi degli uomini e vivere la pace. Non agite, siate.
XXXI domenica del tempo ordinario (a)
05.11.2023
Dal Vangelo secondo Matteo 23,1-12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.