perché non potrai più amministrare

Un amministratore amministrava sperpero e dissolutezza e ingiustizia. Ma il padrone, ricco di misericordia e lento all’ira, lo chiamò -accade nella vita di trovarsi davanti alla propria coscienza che chiama alla verità- il Signore non smette di “perseguitarti”, ostinatamente ti chiama ad accorgerti della tua vita, non puoi amministrare il bene supremo -la vita- se non ti accorgi dei debitori, coloro ai quali devi rendere conto del loro debito verso il padrone: tutti a costruire giustizia. Debitori e creditori per saldare a pareggio il regno. Quando ti accorgi, perché perseguitato dalla Vita, che non sai zappare, che hai vergogna a mendicare, allora cominci a costruire il regno. Chiami anche tu e sconti il debito: liberi. Liberando diventi come il padrone ricco di misericordia. Ti accorgi della fragilità dell’uomo e la sconti. Impari la vera mendacità: chiedi al debitore di condividere con te il suo fallimento e sarà economia di liberazione.


venerdì XXXI tempo ordinario
10.11.2023

Dal Vangelo secondo Luca  16,1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

Parola del Signore.