in te ho posto il mio compiacimento

Gesù ed il suo vangelo sono l’incarnazione vivente di chi vuol essere persona prossima ad ogni diversità, limite, peccato e trasfigurarlo, senza ergersi a giudice. Se imparassimo…Entrare nell’acqua, battezzarsi nel mistero dell’uomo -essere solidali con le folle malate- ed uscire dall’acqua subito -ritornare alla luce della democratica convivenza- direbbe s. Giovanni Paolo II “alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!” (omelia di inizio pontificato domenica 22.10.1978). Questa è la compiacenza di Dio padre per il Figlio amato: lo Spirito Santo, che è l’Amore, donato per amore -lui è l’amore- ad ogni persona tra la folla. Questa è la compiacenza di Dio trinità: saper prendere coscienza che questo urlo dal cielo –tu sei l’amato– è dato nella fede ad ogni figlio/figlia che sa compiacersi dell’umano. E lo accoglie. E lo cura. E lo ama. Nella sua infinita unicità di diversi. La diversità della persona umana l’unica icona del Dio vivente.


battesimo del signore
domenica
07.01.2024

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 1,7-11
 
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore.