guardando quindi verso il cielo

Salire verso la libertà di Dio. Nè mutismo, né sordità basteranno mai a fermare il grido di Dio. Effatà», cioè: «Apriti! libera la voce di verità che hai dentro. Ti diranno pazzo, polemico, sconveniente, ribelle, disobbediente, incapace, sobillatore, ladro, mangione e beone, allora camminerai verso il cielo e tu, divenuto povero, vedrai i poveri in questo cammino con te e ascolterai e parlerai il verbo di Dio: servire.


V tempo ordinario
venerdì

09.02.2024

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 7,31-37
 
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Parola del Signore