Le pietre usate per costruirsi divinità, più o meno antropomorfe; le pietre per costruirsi idoli in cui proiettarsi nell’assurdo dell’odio identitario; le pietre consolidate nelle incredibili norme da credere immutabili. L’uomo Gesù, con il suo volto, manifesta al mondo l’invisibile e vero Dio. La carne, violentata dalle incivili civiltà, è Dio. Per chi costruisce idoli, a cui asservire e schiavizzare interi popoli ed interessi, questa è bestemmia, le sue pietre invece di essere adorate sono demitizzate, smascherate, sgretolate, mutabili, depotenziate. Allora le uso per lapidare. Convinto di aver il potere di dio. Ma Dio sfugge dalle loro mani violente e vive la carne del “povero Cristo”.
venerdì V settimana di quaresima
22.03.2024
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,31-42
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore
