Logo SOLECHESORGE, scritta in negativo sul tramonto nel mare

nel giardino un sepolcro nuovo

Cristo per noi si è fatto obbediente fino alla morte, e alla morte in croce. Per questo Dio lo ha innalzato, e gli ha dato il nome sopra ogni altro nome. (Fil 2,8-9) L’obbedienza alla mortalità per rendere un sepolcro nuovo il sigillo rotto al Maligno. Rimarrà fino alla consumazione dei secoli la novità del Figlio che ha rivelato il Padre fonte d’eterno amore. La morte seppur oggi, nel sabato santo, ancora contemplata ha già la dynamis dell’incipiente esplosione. Domani mattina vedrete la gloria del Signore (Es 16,7), il sepolcro nuovo si svuoterà di ogni prerogativa di morte. Cristo sarà Vita.


sabato santo
30
.03.2024


dalla Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni Gv 19,38-42
 

Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
 

Parola del Signore