In una casa e la sua famiglia sta per arrivare a prelevarlo i suoi uscirono per andare a prenderlo. In una casa a trattare la bellezza delle guarigioni. E la famiglia starà fuori per convenienza. In casa per ristabilire alleanze di integrità e la famiglia fuori per perbenismi di compromessi. In una casa per abitare l’immediatezza della gioia condividendo anche un digiuno forzato, tanto che non potevano neppure mangiare, e la famiglia che lo manda a chiamare, come se non avessero neanche il gusto del lasciarsi coinvolgere dalla folla. In casa per educare alla comprensione che Satana è finito, con l’arrivo del Messia della misericordia, che se anche si continua a ribellare (in greco risorgere) non ha più alcuna forza devastante: Satana è finito; e i suoi quasi a volerlo sequestrare lasciando a Satana il potere distruggente. Gesù strattonato strattona l’ingerente classe sacerdotale per operare la liberazione dalla vera schiavitù: la possessione. La classe sacerdotale vorrebbe esorcizzare essa stessa Gesù, bloccandolo nell’asfissia dell’ideologia suprematista. Lui risponde che questo è il peccato dei peccati: bestemmiare contro lo Spirito Santo, non lasciare a Dio di essere Dio, è l’imperdonabile peccato. Reo eterno. Giudicare Dio, mettersi da rei a giudicare la giustizia, e sentenziare che Dio sia posseduto da uno spirito impuro. Forse preferendo continuare, come Adamo, ad aver paura di un Dio proiezione delle nostre paure e non voler conoscere l’amore, che certo fa paura, perché l’amore fa paura. “L’amore è luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L’amore è gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre. L’amore è potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi, e permette che l’umanità non si estingua nel suo cieco egoismo. L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore. Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita. Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura, visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento.” (A. Einstein). L’amore che libera fa paura. Tutta questa tensione non la capisce neanche Maria. Ha vergogna di suo Figlio, lo crede fuori di sé, lo crede impazzito: lo vuole portare via. Non vorrebbe lasciare alla Parola la voce per gridare contro le forze che dividono una casa in se stessa. Lei che è beata perché ha ascoltato la Parola ora dando attenzione alle dicerie e stando fuori, cioè non in contatto con l’intimità di Dio -lei che lo aveva portato nel grembo dandogli carne e carne umana- pensa che un uomo che sta con gli spiriti impuri sia da ritirare, da segregare. Vorrebbe segregare Dio, per paura delle dicerie della gente. “Cercare di non accettare nulla come amore che sia privo di verità, e nulla come verità che sia privo d’amore” (E. Stein). Il signore delle letamaie (così significa Beelzebul), il dio delle cose che marciscono è idolatrato da chi scarta l’uomo. Gesù, vero Signore e scarto degli uomini, è il Dio che vive per tutti, non possesso per e di nessuno eppure Mio Signore e Mio Dio. Verità amata. In una casa.
X domenica del tempo ordinario
09.06.2024
Dal Vangelo secondo Marco Mc 3,20-35
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore