che tutto sia avvenuto

Il segno di contraddizione di Gesù, Gesù stesso, continuamente ci fa inciampare nelle scelte quotidiane. Non è facile, riconosciamolo. Per lui la gioia è la pienezza della Legge, dei Profeti, del Vangelo. Talvolta trasgrediamo, per “giusta causa”: lavoro, famiglia, mancanza di tempo, salute, stanchezza, indifferenza, compromesso…(egoismo). La gioia manca, la grandezza cercata ed indotta dai modelli sociali -oggi come all’epoca romana di Gesù- ci rende paradossalmente fragili e piccoli. Incapaci di rendere speranza. La piccolezza che Gesù vive e trasmette ai discepoli rende capaci di attraversare i mari in tempesta, le notti buie, le conflittualità animose, le croci dell’amare. Non è facile. Lui chiede la fede: credete in me. L’alba nuova sorge.

mercoledì X t.o.
12.06.2024


Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,17-19
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore