Crescere tenuti per mano da Dio, non per particolare prevenzione, privilegio, merito, semplicemente accade a chi sta dalla parte del deserto. Dalla parte della libertà, purificata dalle sovraffettazioni, il deserto. E lì Dio. Ma anche questo non basta perché il dono di Dio -Giovanni- non sarà preservato neanche dal dubbio –sei tu che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro (Mt 11,3)-, dalla ideologia e dalla visione distorta sul Messia di Dio -egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile (Mt 3,12)-, vivrà le cadute e le risurrezioni di ogni uomo e le catture, fino a donarsi per la verità. Cammino essenziale per dirsi umani. E Dio terrà la tua mano.
natività giovanni battista
messa del giorno – solennità
24.06.2024
Dal Vangelo secondo Luca Lc1,57-66.80
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore