Per amare nella (con)passione è necessario guardare, mettere gli occhi negli occhi di chi vive accanto a me. La misericordia è divina proprio perché vede il grido del povero, della vedova, dell’orfano, dalla madre, dello straniero, dello sfiduciato, del morto. La misericordia vede con le lenti delle lacrime la consolazione e restituisce il figlio alla madre. I tuoi occhi vedono la presa della misericordia sul mondo? Allora non sarai morte per, ma vita con. Allora l’amare.
martedì XXIV t.o.
17.09.2024
Dal Vangelo secondo Luca Lc 7,11-17
In quei giorni, Gesù, si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del Signore