ma essi non vollero riceverlo

Posizioni integraliste ideologiche settarie negano l’incontro. Ciò che è vivente è relazione, senza quest’ultima è morte. Perché non sono gli inferi a renderti grazie, né la morte a lodarti; quelli che scendono nella fossa non sperano nella tua fedeltà. Il vivente, il vivente ti rende grazie, come io faccio quest’oggi. Il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà. Signore, vieni a salvarmi, e noi canteremo con le nostre cetre tutti i giorni della nostra vita, nel tempio del Signore”. (Is 38,18-20) Gli apostoli, impenitenti nella loro ricerca di purezza della sequela, “desiderano” segni potenti divini che distruggano chi impedisce il successo mondano. Il rimprovero è assicurato. A Gerusalemme la croce, sigillo eterno della non condanna per chi non ha ancora appreso l’amare e condanna per chi dalla mondanità pretende la verità.

martedì XXVI t.o.
01.10.2024


Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,51-56

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore