fate attenzione a quello che ascoltate

Nella nostra memoria, nella nostra coscienza entra sempre qualcosa dall’esterno: parole, suoni, voci, rumori, canti, urla, stridii, vagiti, singhiozzi, risa, tuoni, crepitii, venti, ululati e bramiti e muggiti, sibili, fragori e scorrere di acque e… silenzi di dolore…Tutto serve a rendersi conto che siamo in relazione piena con chi e cosa è attorno a noi, l’uomo è risonante (H. Rosa). Ci sono parole che si scrivono con stilo di ferro (Giobbe) nelle pagine dell’io, se queste parole vengono archiviate con la misura della misericordia saranno misura di redenzione, di pace. La luce brilla nelle tenebre: anche se attorno è buio, la Parola ascoltata nella verità sarà luce data.

giovedì
III settimana del tempo ordinario (anno dispari)
30.01.2025

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 4,21-25
 
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Parola del Signore.