Nulla è sprecato: briciole sfamanti saziano la pochezza e divengono segno dell’evidenza del prendersi cura. In una casa pagana, si celebra il ringraziamento con la parola di una donna: l’eucarestia è fatta, l’eucarestia è compiuta, una donna ascolta e scova la presenza del Dio nascosto, nonostante il comando che alcuno lo sapesse non poté restare nascosto. Una donna sfonda l’invalicabile barriera tra il sacro ed il profano (dove peraltro Gesù si è portato facendosi trovare), tra il puro e l’impuro, tra i generi, tra i giudei e i gentili…tra ciò che sono i miei pregiudizi e la verità del dono universale della salvezza. Briciole sono la tua parola che conferma la fede che abita le case in cui abita il bisogno di libertà dal dolore: va’ il demonio è uscito da tua figlia. Eucarestia celebrata.
giovedì
V settimana del tempo ordinario (anno dispari)
13.02.2025
Dal Vangelo secondo Marco Mc 7,24-30
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
Parola del Signore.