vedo la gente perché vedo come degli alberi che camminano

Visione affumicata, distorta. Non basta guarire necessario è salvarsi dall’ancestrale rifiuto della società: io basto a me stesso. Considerare gli altri come alberi che camminano. Senza anima, senza volto, senza desideri. Vedere gli altri è rendersi conto che gli altri vedono me: chiamato alla responsabilità. Quanto difficile oggi come allora. E se vedo gli altri potrei arrossire… proprio quello che non vorrei. Gesù rimandò a casa il cieco vedente: inizia il cammino della fede a partire dalla condizione ordinaria esistenziale. Bellezza dell’incominciare. A vedere ed essere visto.

mercoledì
VI settimana del tempo ordinario (anno dispari)
19.02.2025

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 8,22-26
 
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

Parola del Signore.