Pietro, pietra che chiude la bocca degli inferi. Esserci nel mondo come pietra per fermare con la disarmante profezia l’odio che sempre sale dal buio. Profezia che scova nelle pieghe dell’aut aut (o guerra o morte) la liberante presenza di una Chiesa-comunità che scioglie e lega col dialogo il conflitto, col perdono la vendetta, colla risalita l’inciampo, colle lacrime il sangue, colla luce la tenebra. Antinomie libere.
cattedra di pietro – festa
22.02.2025
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.