Vedere ed essere ciechi. Cecità e infedeltà. Cecità e solitudine esistenziale. Cecità e irresponsabilità. Non credere alla persona, della strada, che mi rileva la mia identità facendomi rendere conto che “sono” unicamente perché lei esiste, evidenzia la mia cecità. Il ricco epulone mai si accorse di Lazzaro. Incredulo, non credente, non fedele alla vita: essere-con mittsein come diceva Heidegger è l’unica vita autentica. Vita eterna. Il Figlio ci rinnova quotidianamente questa facoltà. Tu vedi l’uomo intorno a te, i suoi bisogni? Tu senti l’uomo intorno a te, vedi i suoi aneliti? Tu contrasti, dialogando e perdonando, l’uomo violento intorno a te? Tu pacifichi il conflitto che l’uomo imbestialito impone intorno a te? Vita eterna. Aver visto l’uomo e avergli creduto.
mercoledì III di pasqua
07.05.2025
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore