dovunque tu

Nessuna permissione né concessione: la sequela è immediata, nel senso di una relazione intima, tangibile, certa. Inutilizzabile la riflessione, il ritornare alle domestiche questioni, “come è tristo e pio il lontanar d’un ultimo saluto! “Maria!” “Rachele!” Questa piange, “Addio!” dice tra sé, poi volta la parola grave a Maria, ma i neri occhi no: “Io,”mormora, “sì: sentii quel fiore. Sola ero con le cetonie verdi” (G. Pascoli) senza redenzione nella speranza. Seguire Cristo non necessita di cuscini e ricordi, la Presenza è presente ora. Sul cuscino del futuro.

lunedì XIII del tempo ordinario
30.06.2025

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 8,18-22

 In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».