la messe

Allora come oggi. Mai vista una cosa simile se non con gli occhi della fede. Una fede che traballa, che muta, che oscilla, che è instabile, che è infedele, ma che è sostenuta solo dalla sua fedeltà, Dio che è fedele non può rinnegare se stesso (2Tm 2,13). Al punto che è lui stesso che implora noi di amarlo e di condividere le sue cure e attenzioni con tutta la messe, che è l’umanità cosa molto buona (Gen 1,31), che è tutto il creato cosa buona (cfr Gen 1): al di là di ogni convenzione e di ogni convinzione. Lui ci insegna che lavando i piedi si arriverà alla vetta della Signoria. Quando avremo concepito che la messe è abbondante e che tutta è per tutti?

martedì XIV del tempo ordinario
08.07.2025

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,32-38

 In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».