pieno di gioia

La gioia piena, la pienezza del gaudio, il non aver più spazio nel cuore per la tristezza, abita la nudità. Vendere tutti gli averi per avere sé stesso. Nulla e tutto. Un tesoro nascosto, che, pur rimanendo nascosto nell’intimo dell’intimo di te, diverrà il serbatoio di speranza e conserverà il propellente della fede carità. Gioia. Mio Signore e mio Dio. Nulla e tutto. Rabbunì. Una perla preziosa che spontaneamente emersa dalla spuma del mare “da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde” ( U. Foscolo) dà la pienezza dell’amare: la fecondità della carità.  Una perla preziosa, la mitologica dea Afrodite, rilucente le infinite policromie dell’amore che tutto copre: la carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine (1 Cor 13,4-8). Null’avere per essere il tutto di Dio.
Va e vende tutti i suoi averi. Un pieno di gioia.

mercoledì XVII del tempo ordinario
30.07.2025

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,44-46

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».