terminate queste parabole Gesù partì di là

L’andata a senso unico di Gesù. Sempre, sempre, sempre partire. In movimento per raggiungere altre strade, altre città, altre case, altri cuori, fino al cuore del mistero del Padre nel trono della Croce, “dandoci il Figlio (non perdonando al Figlio per perdonare a noi), insieme col Figlio ci ha donato ogni bene: la sua grazia, il suo amore e il paradiso” (s. Alfonso M. de’ Liguori). Avete compreso tutte queste cose? Gli risposero: «Sì», davvero comprendiamo che l’itinerario della fede comporta la scoperta di un amore imponderabile, che solo negli incontri con ciechi, zoppi, storpi, lebbrosi, pubblicani, prostitute, pagani si rivela? Partì di là, Gesù stesso irrefrenabile continua nei suoi discepoli, l’arte divina dell’andare ad incontrare l’altrimenti. Le parabole insegnano il linguaggio, le partenze vivono il vangelo. Oltre le mie certezze, la certezza di Dio: invece di stare nella città fortificata delle tue sicurezze, parti e vai fino alla Croce e scoprirai l’umano.

giovedì XVII del tempo ordinario
31.07.2025

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,47-53

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.