Figlio dell’uomo

Dai segni religiosi al segno senza religione: la croce. Dalla condanna capitale al capitale per la vita. Dagli idoli all’amore. Dalle presunzioni alla Presenza. Dalle potenze armate alla nudità salvatrice. Dalle violenze per possedere al cedere per donare. Dalle guerre di conquista all’essere conquistati dal perdono. Dalle vendette per farsi giustizia all’ingiusta condanna per liberare la giustizia. Dalle norme per punire alla non-normale redenzione.
Dio infatti ha tanto amato il mondo così che ancora oggi è vangelo per il cammino umanizzato di Dio: la croce è l’infatti di Dio per il camminare di Dio tra gli uomini.
La civiltà legifera e Dio infatti muore: Dio infatti vive per annullare la legge che uccide.
Infatti Nicodèmo, uomo della legge, è chiesta la fede nel capovolgere il Dio degli eserciti nel Dio crocifisso dall’esercito. Nicodèmo credendo nel Dio morto ha la vita eterna. Conosce il Figlio dell’uomo nell’ uomo violato: nasce.

esaltazione croce
14.09.2025


Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,13-17

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Parola del Signore