Ancora questa generazione uccide l’immagine di Dio (guerra e terrorismo, violenza e torture, stupri e persecuzioni ovunque): uccide Dio e l’uomo sua immagine. E le religioni con i loro politici e statisti pretendono di celebrarne la memoria con lapidi e giornate: ma tutto ciò è bestemmia perché l’uomo e la donna sono sterminati. Costruzioni d’odio e di memoria dell’odio stesso impetrato. Dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa continua la costruzione di inciviltà. Cosa faccio io oggi per distruggere l’odio e costruire vita? In chi credo io oggi per generare generazioni di civiltà perdonanti e non bestiali? Sono uomo umano? “L’uomo che accetta questa realtà e se ne compiace, trova in cuor suo la serenità. Dio esiste, ed è tutto. Qualunque cosa gli succeda, c’è Dio e la luce di Dio. Basta che Dio sia Dio” (E. Leclerc) e non armi su l’altare e il santuario. Dio, il Signore, è nostra luce. Ordinate il corteo con rami frondosi fino ai lati dell’altare. (Sal 117,27)
giovedì XXVIII del tempo ordinario
16.10.2025
Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,47-54
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.