questo tempio

Dopo la resurrezione si può credere in e con una fede senza tempio. Il tempio, simbolica di gerarchia, porta alla distruzione di Dio (verrà ucciso) lo zelo per la tua casa mi divorerà, ma la distruzione di Dio, per sua potenza, porta alla ricostruzione dell’umanità nuova in tre giorni lo farò risorgere. Il tempio è la casa del Padre mio, abitazione in cui vivifico la mia relazione con l’Unico che mi ama e non mi uccide. Eppure il tempio (troppe volte ancor oggi) è il luogo in cui il deserto delle ritualizzazioni e delle precedenze annienta la spontaneità di un bacio d’amore, di un abbraccio d’amore, di uno sguardo d’amore. La Scrittura lo dice, e costringere la Scrittura, tradurre la Scrittura a servizio del tempio sarà per sempre predicare un dio impotente che usa le armi degli empi per distruggere il Dio fragile di Gesù: il povero. In tre giorni rinascerà la vita. Bonhoeffer scriverà «Ecce homo (Gv 19, 5) – guardate che uomo! In lui è avvenuta la riconciliazione del mondo con Dio. Non ideali, programmi, non la coscienza, il dovere, la responsabilità, la virtù, bensì soltanto l’amore compiuto di Dio riesce ad affrontare la realtà e a venirne a capo. Ancora una volta non è una idea generica dell’amore, ma l’amore di Dio realmente vissuto in Gesù Cristo a riportare tale vittoria ». La casa del Padre mio… è questa.

dedicazione basilica lateranense – festa
09.11.2025

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 2,13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.