@solechesorge
Non addormentiamoci, non lasciamo che questo anno definito da troppi terribilis perda il senso del nostro vivere, dentro evidentemente anche ai paradossi da noi stessi costruiti. Non è un anno da dimenticare, anzi è da tenere vivo nel cuore per renderci conto che, quando ci addormentiamo -gli ozi di cana-, dimentichiamo la nostra altissima dignità di figli e figlie dell’unico padre, il quale desidera (chiede) di prendersi cura del fratello e della sorella.
Non addormentiamoci perché il torpore annienta la nostra, pur fragile, umanità.
Non addormentiamoci, vegliamo nella notte del dolore e sveliamoci in volti di gioia. Svegliamoci in aurore di autentica fraternità e sveliamoci nell’amicizia con il povero, ai “feriti della vita ed orfani della gioia” (cfr profeta sofonia) annunciamo la nostra conversione: ci accorgiamo dell’altro….
…
…È una storia differente e fa la differenza della storia rendere la nostra umanità riconciliata con se stessa e con cristo. È rinnovamento. È attenzione ad un evento -l’evento- che accade per noi: viene gesù per renderci nuovi. Umani servi dell’umana storia.
Non addormentiamoci.
cfr Mc 13,33-37
domenica I settimana d’avvento
dmc 29.11.20