Il primo ed il secondo comandamento di gesù di nazaret, il primo ed il secondo imperativo generale e generalizzato: cambiare mentalità e credere in lui.
Cambiare mentalità, affrancarsi dalla naturale animalità e crescere in umanizzazione, liberarsi dalle pastoie legalistiche e sperimentare lo sguardo misericordioso sul creato, spezzare il giogo del sovranismo e agire nella comunità della famiglia umana: sono venuto perché abbiano la vita (giovanni 10,10).
Credere in lui, uomo e dio, verità e libertà. Osservanza delle tradizioni popolari -neppure un iota o un apice della legge passerà (matteo 5,18)- e innovazione avversativa -ma io vi dico… (cfr matteo 5)-. Dialogo universale -gran moltitudine di gente da tutta la giudea, da gerusalemme e dal litorale di tiro e di sidone (luca 6,17)- e silenzio davanti alla “banalità del male” -come un agnello condotto al macello (isaia 53,7) risolvendola con il perdono riconciliante.
Convertire lo sguardo sul creato aprendo alla “conversione ecologica”. Convertire lo sguardo sulla bellezza della vita che è donata, aprendo la mentalità alla ricerca dell’uomo -vi farò pescatori di uomini-rispetto alla diffusa segregazione degli stati e dei popoli. Antipolitiche sedimentate e strutturate intorno ad un non-pensiero: sempre l’altro è nemico, è rapinatore della mia libertà.
Adam-uomo dove sei? già nel giardino di genesi il signore passeggiando, e passando lungo il mare, cercò (cerca) l’umanità amandola nonostante l’infedeltà. Il signore mostra nella sua caparbia ed ostinata ricerca che nulla può fermare la sua passione: l’uomo. Nessuna politica, nessuna economia può e deve escludere un solo uomo, una sola donna dalla vita. Regno di dio attuato.
Convertire il cuore, distogliendolo dalla meschina attenzione all’egoismo, tiranno quest’ultimo sempre contemporaneo limitante la vera libertà, è vivere la dignità. L’egoismo individuale e nazionalistico, idolo a cui si sacrifica il bene comune, ha distrutto e distrugge, ha ucciso e uccide la possibile comunione umana. Convertitevi: volgete il pensiero alla bellezza che salverà il mondo.
Credere “il” vangelo è novità perenne che svincola l’investimento sui beni privatistici per reinvestire sul progetto uomo, bene inalienabile. Venite dietro a me, chiamata perentoria, a significare alternativa costante alla convocazione truffaldina (satanica) di governi e governanti, di subculture e cultori dell’odio, ad acquisire diffidenza e strumenti di morte (armi).
Venite dietro me ed il tempo è compiuto. Invece gesù, il maestro, manifesta attraverso la sequela a lui la completezza del tempo, la pienezza del senso della vita. Di ciascun uomo, di ciascuna donna. Seguire il maestro, essere allievi alla sua scuola, uditori della sua parola, è già il regno di dio. Strumento di vita.
Seguire gesù maestro è seguire l’itineranza nella (della) estraneità. Gesù dio itinerante e straniero alla spasmodica ricerca dello straniero, degli stranieri: gli uomini. Lo straniero che nella sua diversità mi completa, direbbe levinàs nella “tuità” mi svela “io”. L’uomo è estraneo a dio e dio cercandolo lo “pesca”, lo tira fuori dal mare dell’indifferenza e dell’indifferenziazione svelandogli l’identità: persona in relazione. L’uomo cercando l’uomo si conforma a dio. Prende la forma di dio (s. paolo).
Il regno di dio è tra noi ogni qualvolta costruiamo prossimità, vicinanza, accoglienza, recupero della dignità. Cerchiamo l’unità (j.r. biden). Cura.
Il tempo è compiuto: quando l’umana vita diviene la dimora della cura. Una rete che pesca la diversità e la rende ricchezza. Il tempo è compiuto. La vita è curata.
Buona domenica amiche e amici.
domenica III del tempo ordinario – anno B
dmc 24.01.2021
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)
Alleluia.
Vangelo
Convertitevi e credete al Vangelo.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Parola del Signore.