@solechesorge
La grande tentazione. Una grande pietas formale, esterna ed esteriore, a nascondere un cuore arido, secco e non umano. Un cuore che non sanguina vita per, “il cuore pensante della baracca” (E. Hillesum). Umanità ed umanesimo sono i tratti fondamentali ed estremi del Dio incarnato, che sta nella relazione con tutto e con tutti senza selezione preventiva.
Il Dio Gesù, maestro di vita piena e gioiosa, che fa del suo essere uomo un’illimitata esperienza di contagio con tutti gli esclusi dalla storia -gli esclusi per la legge degli uomini dall’amore di Dio- a partire dal suo presepio con i pastori, fino alla resurrezione con Maddalena ed i fuggitivi di Emmaus.
La legge esclude l’amore tocca, vende tutto per darlo ai poveri. Questo uomo del Vangelo di oggi, senza nome, quasi senza identità, corre incontro ad un Maestro, pensandolo un leader potente, per poter apprendere meglio “l’arte” della superiorità, “l’arte” dell’esclusività, ma il Maestro che incontra è il bene incarnato perché ogni uomo sia liberato dall’oppressione della povertà: mandato a rimettere in libertà gli oppressi (cfr Lc 4,18).
cfr Mc 10,17-30
XXVIII domenica del tempo ordinario
dmc 10/10/2021