lo possiamo … (anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire)

Anche, infatti, possiamo. Alternative di possibilità. Possiamo abitare il tempo della nostra vita come Dio, incarnato in Gesù, l’ha abitato. Sfida grande, impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio (vangelo di domenica scorsa). Chiamata alla fede. “Non pretendiamo, pertanto, di avere il possesso della libertà. Abbiamo ricevuto un dono da custodire” (p. Francesco 13.10.21)

Possiamo bere il calice, possiamo prenderci cura di questo mondo avvelenato, intossicato e bevendo il calice amaro “in direzione ostinata e contraria” (F. De Andrè) servire la giustizia. Servire la giustizia è cattolico nel senso che è possibile per ogni uomo, per ogni donna sempre e ovunque. Certo a primo acchito sembra (è) un calice amaro. È la resilienza.

È ciò di cui c’è bisogno, è ciò di cui Gesù ci chiede sequela.

La direzione ostinata e contraria è la direzione verso Gerusalemme: la pace pasquale attraversa la violenza della croce, alla quale il potere vuole inchiodare ogni istanza di libertà. Invece per Cristo la croce purifica da ogni scoria di violenza e appunto dona la pace. È la resurrezione. Giacomo e Giovanni come anche Pietro non lo capiscono, non l’accettano, dovranno essere riempiti di Spirito per divenire testimoni di alternative. Invasi di cambiamento.

Lo possiamo. Possiamo costruire invasi di fraternità. È una scelta di coscienza.

Lo possiamo. Possiamo accettare questa visione del mondo. Questo stile fraterno di vita.

Lo possiamo. Possiamo abitare questo tempo, che è il tempo della vita di ognuno, come il luogo unico e previlegiato della scelta di umanizzazione: della politica, della finanza, della scuola, dell’ambiente, della socialità. Della religione. “Parlare di Chiesa cattolica non è una denominazione sociologica per distinguerci da altri cristiani; cattolico è un aggettivo che significa universale: la cattolicità, l’universalità” (p. Francesco 13.10.21).

Anche il Figlio dell’uomo è venuto per servire per tutti. Partendo dagli ultimi, che per primi accettano la novità del cambiamento, fino ad arrivare ai clerici (di tutte le religioni) i più fermi nelle loro rigidità.

È il Dio sottosopra, è il Dio capovolto che ci indica che attraverso il servire si regna.

Buona domenica.

domenica XXIX – anno B

dmc 17.10.2021

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire

e dare la propria vita in riscatto per molti. (cfr. Mc 10,45)

Alleluia.

Vangelo

Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,35-45

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».

Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.


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