@solechesorge
quanto indigna per i clerici delle religioni
scoprire che Dio entra nella vita del peccatore
la religione vuole la regola per imporla
(senza osservarla)
“guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili,
e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!” (Lc 11,46)
e punire il non-osservante
e sstigmatizzare il pubblicano
e lapidare l’adultera
e allontanare il lebbroso
e mantenere nella cecità il povero
e condannare alla marginalità in non-puro
e vietare di pregare Dio perchè malato perchè donna perchè samaritano…!
Gesù entra invece
oltre lo iota scrive l’alfabeto della misericordia
verrà crocifisso perchè peccatore
Dal Vangelo secondo Luca Lc 19,1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Martedì XXXIII del tempo ordinario
dmc 16.11.2021