@solechesorge
alla scuola della sequela di Gesù
lui sale a Gerusalemme per manifestare
per sempre
la piena obbedienza all’amore
non come voglio io, ma come vuoi tu! (Mt 26,39)
per sempre
epifania della misericordia
per sempre
incarnazione del sì all’uomo ed al creato
Gerusalemme potrebbe risultare per molti
un paese lontano irraggiungibile
Gerusalemme un paese lontano
solo per eletti capaci di imprese titaniche
Gesù non chiede meriti
non chiede sforzi
non chiede competenze (quanto vanno di moda!)
Gesù guida con docibilitas e mitezza alla croce
volontà di resurrezione per tutti
Gesù invita a salire a Gerusalemme per partecipare
alla scuola della moltiplicazione del dono di se stessi
Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci
ogni uomo può moltiplicarsi nella gratuità
con lui come guida
tutti
Dal Vangelo secondo Luca Lc 19,11-28
In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”.
Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.
Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».
Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
santa elisabetta di ungheria
dmc mercoledì 17.11.2021