la gravidanza divina
eruzione di libertà
la gravidanza divina
terremoto di sovversione
la gravidanza divina
stürm und drag (tempesta e trascinamento) di fretta
fretta non frettolosità
ansia dell’abbraccio salutò Elisabetta e non premura di soluzione rimase con lei circa tre mesi
fatica per l’incontro verso la regione montuosa e non svogliatezza nell’andare
la gravidanza divina
danza del creato
la gravidanza divina
opportunità di gioia ad ognuno spalancata sul futuro di ognuno
e beata colei che ha creduto che avrà compimento ciò che le ha detto il Signore
nell’ascolto è già anticipato lo tsunami di pienezza di gioia
gravidi di Dio
madri di umanità
danzatori dell’Altissimo
antifone in O
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
feria propria del 21
dmc martedì 21.12.2021
Vangelo
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,39-45
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore.