oggi, ancora come ieri, come l’altr’ieri,
accusare la bellezza della misericordia
di demonizzazione.
le opere di Gesù,
sempre alternative alla muffa dell’abitudine,
sono la conoscenza di Dio.
Vedere la provvidenza in azione
nella fantasia del accadere
oltre le liturgie del potere:
questa è l’opera di libertà.
Ma chi avrà bestemmiato
contro lo Spirito santo (Mc 3,29)
accusando di malevolenza
la benevolenza per gli esclusi
è l’idolo del potere.
giovedì V di quaresima
07.04.2022
dmc
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,51-59
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Parola del Signore.