Vedere e non credere,
non vedere.
Non vedere la solidarietà
operata dagli uomini,
di buona volontà,
che vogliono includere nella salvezza
l’universalità della vicenda umana.
Senza se e senza ma,
ogni vivente non perso,
ogni vivente non escluso,
ogni vivente non sottratto
all’eterno amare.
Volontà misera del cuore di Dio,
pulsante nella vene degli uomini liberi.
mercoledì III di pasqua
dmc 04.05.2022
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 6,35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore.