Andando ad annunciare
a tutti i popoli
la dignità dell’essere creature amate.
A tutti i popoli, nessuno escluso.
Nessuno fuori da questa dignità.
Senza biglietto di ingresso.
Senza quota associativa.
Senza certificato di idoneità.
Un incarico di responsabilità
è stato dato ai suoi discepoli:
dire al mondo che Dio,
nel suo Cristo
ha patito,
ha sofferto,
è morto
ed è risorto per amore.
Per amore
di ogni uomo e di ogni donna.
E i suoi discepoli,
saranno “suoi”,
quando non tradurranno
mai in banalità
questa fede pasquale.
Quando non avranno tradito
Dio per l’uomo
e l’uomo per Dio.
I suoi discepoli saranno i “suoi”
quando non anteporranno privilegi
al mandato di andare
“come agnelli in mezzo a lupi” (Lc 10,3).
Trasparenza di verità.
Discepoli-testimoni
di verità evangelica.
ascensione del signore – c
dmc 29.05.2022
Dal vangelo secondo Luca
Lc 24,46-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Parola del Signore.