Dietro e dentro
ad una certezza
Simon Pietro
vorrebbe mostrare una pelesa umiltà,
mentre nasconde paure di affidamento,
paure di amore:
«nascondere sotto la professione e la coscienza dell’umiltà
la viltà, la paura,
il disimpegno, la debolezza, lo scetticismo,
la fuga del rischio e del sacrificio, l’ipocrisia della vera umiltà,
disposta a fallire
davanti agli uomini e
anche davanti
alla coscienza personale». (s. Paolo VI)
Ed il Risorto,
perdonando l’infedeltà paurosa
senza umiliare,
mi ama e mi indica solo
seguimi.
Avrò ancora paura
e vorrò solo bene
e lui mi amerà.
venerdì VII pasqua
santi carlo lwanga e compagni martiri
dmc 03.06.2022
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 21,15-19
In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.