come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?

Il rifiuto pregiudiziale

alla conoscenza della diversità:

il vostro maestro.

Ciò che non mi appartiene

non lo voglio conoscere.

Ed è scandalo,

mangia insieme

ai pubblicani e ai peccatori.

A Matteo

bastò la voce che chiamava:

e la sequela divenne novità.

Lo scandalo fu perdere

per abbondare.

Il banco delle imposte (ingiuste)

divenne

la tavola della misericordia (giusta).

Mi lascio attrarre

dalla diversa voce

e mi siedo a tavola con gli esclusi?

L’ingiustizia del sacrificio

per lasciarsi mangiare dall’amore.

Un altro maestro…

venerdì XIII del tempo ordinario

dmc 01.07.2022

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 9,9-13

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.


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