nulla potrà danneggiarvi

Dichiarazione costitutiva per fondare il regno di Dio. Lui stesso proclama la cura eterna per i suoi: nulla potrà danneggiarvi. Nessuno tocchi Caino

Settantadue inviati ad annunciare al mondo la verità attraverso uno stile di sobrietà né borsa, né sacca, né sandalinell’abbondanza delle messi; di condivisione debole nella violenza di un mondo sempre in guerra come agnelli in mezzo a lupi; di solidarietà guarite i malati cioè sanando gli esclusi dalla e della storia e dalla jet-society (quella delle caste per intenderci); di pacificazione offrendo la pace mettendo le basi per il regnare di Dio, il mondo secondo fraternità e non secondo censo. L’invece di Dio. Il capovolto della vicenda umana.

E nulla potrà danneggiarvi. E vennero i martiri.

Già prima dell’epoca cristiana c’era tutto ciò, valori etici vissuti da anime nobili con il gruppo degli eletti, degli adepti, dei sani, dei puri, dei religiosi, dei solo maschi. Ma la rivoluzione di Gesù, il Figlio dell’uomo fu ed è, per chi ha fede, costituire una sempre nuova forma di fraternità con tutti: fratelli tutti lo sono tutti, non c’è più schiavo o libero, giudeo o greco, circonciso o non circonciso, uomo o donna, sano o malato, puro o impuro. C’è l’umanità in fraternità.

E nulla potrà danneggiarvi. E furono martirizzati.

I settantadue furono inviati per gettare le basi di questa nuova umanità, mandati nella debolezza come agnelli per arricchirsi di incontri. Per arricchirsi di nomi scritti in cielo, un’anagrafe nuova in cui la residenza è sempre una patria totalmente scevra di clan di potere…

E nulla potrà danneggiarvi. E furono martirizzati.

Qualcuno, è normale, rifiuterà questa visione, direi azione, del vivere. Hanno rifiutato il Figlio dell’uomo stesso. Lui l’aveva già messo in conto e, ai missionari della fraternità rivoluzionaria, disse di scuotere contro la polvere attaccata sotto i piedi: quando c’è chiusura, avarizia, rifiuto, paure, Gesù chiede ai suoi missionari (noi?) di lasciare tutto come si è trovato. Finanche la polvere.

E nulla potrà danneggiarvi. E furono martirizzati.

Lasciare, senza dover confliggere, senza dover inculcare, senza dover catechizzare. A chi ha il cuore chiuso lasciargli anche la polvere: è la sua ricchezza. Il nulla. Il giudizio spetterà solo in quel giorno, spetterà solo a Dio.

La misericordia in azione è andare di villaggio in villaggio, di città in città a dare fraternità. A dare inclusione agli esclusi, a dare liberazioni agli oppressi, a dare luce alle tenebre, a dare cura agli incurabili, a dare baci di pace ai violenti, a dare tenerezza ai duri di cuore, a dare passione agli impavidi, a dare vigore ai deboli.

Il regno di Dio è vicino, il regnare di Dio abita “il” vicino.

E nulla potrà danneggiarvi. Nel fallimento la gloria. La visione di Dio sul mondo è la bellezza della pochezza degli operai e la messe è sempre abbondante.

XIV domenica del tempo ordinario – anno c

dmc 03.07.2022

Alleluia, alleluia.

La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. (Col 3,15a-16a)

Alleluia.

Vangelo

La vostra pace scenderà su di lui

Dal vangelo secondo Luca Lc 10,1-12.17-20

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Parola del Signore.


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