Corteo funebre,
molta gente
a seguire la morte,
ad inseguire
il buio di una tomba.
Tutto finito.
Solo le lacrime
e lo strazio
parlano.
Eppure
c’è un’altra Parola,
che cammina
con la grande folla dell’umanità:
la Parola viva,
potenziata
dalla forza della compassione,
che ferma il trambusto
e che rinnova la realtà.
La tomba non avrà
la sua morte.
Ragazzo, dico a te, àlzati!
Risorge la vita nuova,
l’adolescenza,
risorge la vita in crescita,
risorge la vita che feconderà la vita,
risorge l’amore che vero consola.
Dio ha visitato il suo popolo,
ha preso per mano la morte
e dice
non piangere.
E alla madre
Dio restituì
se stesso.
Il figlio.
san giovanni crisostomo
martedì XXIV tempo ordinario
13.09.2022
dmc
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)
Alleluia.
Vangelo
Ragazzo, dico a te, àlzati!
Dal Vangelo secondo Luca Lc 7,11-17
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del Signore.