Il Figlio
appeso
inchiodato
sulla croce.
Disceso
dall’Eterno pensiero
di vita,
per dover essere
ucciso nella morte.
Discendendo
ascese sulla croce.
La cieca fede dei padri,
per legge dei padri,
estromette dalla vita,
chi la vita è.
Fede omicida.
Scelta per autorità.
Nicodemo ebbe il coraggio,
nonostante la sua autorità,
di divinizzare la sua fede:
oltre l’orizzontalità della norma.
Amò
il mistero.
Vide la luce della fede
oltre il buio della condanna,
oltre la notte della colpa,
oltre l’ignoto Dio,
vide la carne di Dio.
Vide la carne di Dio,
alternativa eterna
all’idolo religioso.
E la condanna
si trasfigura
in salvezza:
l’invece di Dio.
esaltazione della santa croce
mercoledì XXIV tempo ordinario
14.09.2022
dmc
Alleluia, alleluia.
Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,
perché con la tua croce hai redento il mondo.
Alleluia.
Vangelo
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,13-17
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Parola del Signore.