Videro la gloria di Dio più volte e non capirono la “divinoumanità” del Figlio, ebbero paura sul mare e delle dicerie della gente, caddero con la faccia a terra sul monte, segno della paura di vedere Dio, e Dio che invece ancora una volta si fa prossimo, si avvicinò e li toccò.
Dio esperienza di prossimità.
Dio esperienza di bellezza il suo volto brillò.
Dio esperienza di cura li prese con sé.
Dio esperienza di continua rinascita, rigenerazione, riconciliazione: alzatevi e nontemete.
Dalle nostre tenebre alla luce di Dio.
Dal nostro pauroso peccato, che obnubila ogni relazione, alla nube luminosa, chefa ascoltare la verità: l’uomo e il suo limite.
Dio ed il suo infinito perdono.
II domenica di quaresima (a)
05.03.2023
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù
Vangelo
Il suo volto brillò come il sole
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 17,1-9
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore.
