Nella sinagoga di Nazaret,
tra un culto antico e stanco,
tra uomini (con)vinti
del potere della loro tradizione
(in)certa e maschilista,
capaci di pregare con la bocca
e pronti nel contempo ad uccidere,
per lodare di Dio,
risuona una Parola nuova,
in verità vi dico
che già nel passato Dio ha seguito
le vedove,
gli orfani,
i lebbrosi
i pagani.
Gli ha amati e guariti,
ma voi non comprendete:
sordi alla Parola nuova.
Preferite ripetere
nenie che non avete pensato,
preferite ripetere
codici che non avete formulato,
preferite ripetere
tradizioni che non avete vissuto.
La Parola nuova
non si lascia incatenare
e va
si mise in cammino
verso cuori peccatori
che la ameranno.
Eterno amare.
lunedì III di quaresima
13.03.2023
Gloria e lode a te, o Cristo!
Io spero, Signore; attendo la sua parola.
Con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. (Cf. Sal 129 (130),5.7)
Gloria e lode a te, o Cristo!
Vangelo
Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 4, 24-30
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore.
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