il primo giorno della settimana

Inizia il riinizio della creazione nuova. Il primo giorno della settimana, il sabato dei sabati, il giorno dell’incontro con il Dio di Abramo, di Mosè, della tradizione ebraica ed antica, il giorno in cui l’osservante e pio fedele maschio “deve” rispettare ed assolvere i rigorosi precetti, questo sabato, primo nella nuova vita, è per una donna. Maria di Màgdala, colei che ha sperimentato l’Amore. Colei che prima tra tutti e tutte andò a cercare il luogo della morte. Trovò la vita. Trovò nel buio di un mattino l’alba carica di novità. Trovò il vero incontro con il Signore del sabato: fece esperienza della prossimità di Dio con chi è solo. La consolazione di Dio si è fatta corpo del Risorto. Lei vide una pietra tolta e pensò ad un rapimento. Corse a dirlo a Pietro e all’altro discepolo, quello amato. Anch’essi corsero, sgomenti per una morte assente, per un sepolcro vuoto, per un morto che non può più puzzare. Il sepolcro vuoto e i teli ed il sudario piegato, quest’ultimi contrariamente a quelli di Lazzaro che lo tenevano stretto, che legavano stretto la morte che già puzzava ed ebbe bisogno di uno scioglimento, questi teli e questo sudario sono abbandonati con cura in un sepolcro vuoto, spalancato. Sette volte l’evangelista Giovanni ripete sepolcro, come a suggerirci che nella settimana di una vita mortifera senza fede e senza speranza, c’è la “necessità” di un’ulteriore attesa per vedere l’alba di un giorno nuovo, in cui il Dio Creatore, nel giardino di un sepolcro pone il grembo gravido della resurrezione. Occhi spenti dal dolore vedono la morte, il rapimento, la sottrazione, l’assenza. Occhi accesi dalla continua ricerca dell’Amore vedono il giorno nuovo. Giorno nuovo seminato in un giardino dove un sepolcro diviene luogo di incontro con la vita. Giorno nuovo, il primo della settimana, in un giardino in cui il sepolcro svuotato è il segno perenne della Presenza. Occhi di amanti che, dopo l’esperienza della crocifissione del loro Amato, cercavano il senso di tanto dolore, di tanta atrocità, di tanta menzogna videro l’assenza di tutto ciò. L’Amore ha vinto. L’Innocente ha sconfitto l’ingiustizia. Il Risorto è l’Emmanuele -il Dio con noi- per sempre. Per ogni nuovo giorno. Per ogni sabato dei sabati, in cui il discepolo amato, la discepola amata lo incontrano, nello spazio di un tempo senza misura, per sempre e sempre. Senza precetti. Se non l’unico consegnatoci: amatevi come io vi ho amato.

domenica di pasqua
risurrezione del signore – messa del giorno
09.04.2023


SEQUENZA

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore. (Cf. 1Cor 5,7-8)
Alleluia.

Vangelo
Egli doveva risuscitare dai morti.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,1-9
 
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore.

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